Sul significato della Pasqua ci sono molteplici interpretazioni, che però a me personalmente non comunicavano alcun senso.
Voglio dire che se si spiega o si interpreta un evento o un concetto, la sua spiegazione deve lasciare in chi ascolta la consapevolezza del significato e la possibilità di un azione concreta che trova giustificazione nella realtà, producendo un effetto reale.
Se non avviene nulla di tutto ciò a mio avviso ci sono errori e mistificazioni, cioè distorsioni e travisamenti che allontanano dalla verità.
Già attribuire significati a persone a cui non corrispondono, ognuno può capire che falsifica la realtà dell’evento, poi chiunque può capire che se non si sente alcun beneficio dalle spiegazioni, è evidente che ci troviamo in presenza di errori.
Anche nei meccanismi più semplici e materiali ognuno può rilevare che in presenza di errori un attrezzo e un procedimento non funzionano e quindi non producono alcun risultato tangibile, reale e sicuro.
Questa mia aggiunta può solo cercare di suscitare una riflessione, per comprendere se ci siano esempi spiegati coerentemente oppure no e in ogni caso il tentativo è quello di portare un contributo alla discussione focalizzando ed evidenziando ancora meglio il tema in questione.
Per tale scopo penso sia basilare riflettere sulle opinioni di Stefano che puntualizza punto per punto, brani, spiegazioni e commenti con forte chiarezza, ricordando passo per passo tutto ciò che in questi duemila anni di storia non è stato compreso e non è stato analizzato liberamente.
Anch’io come tanti altri ricercatori, in molte occasioni, mi sono posto domande sul significato di questi eventi che la storia e l’umanità ci hanno tramandato e finalmente oggi, davanti alla luce che sta illuminando tutto ciò che possiamo vedere e comprendere, sono in grado di dire quanto segue:
- La tradizione riferisce questa festa alla cultura religiosa degli ebrei, che per loro indica la liberazione di Israele dalla schiavitù sotto gli egizi e l'inizio di una nuova libertà con Dio verso la terra promessa.
La Pasqua ebraica, chiamata Pesach (pascha, in aramaico <<anche per gli arbëresh, che parlano in aramaico antico la pronuncia è la stessa), celebra la liberazione degli Ebrei dall'Egitto grazie a Mosè e riunisce due riti: l'immolazione dell'agnello e il pane azzimo.
- Nella successiva tradizione cristiana la Pasqua ha acquisito un nuovo significato, indicando il passaggio da morte a vita per Gesù Cristo e il passaggio a vita nuova per i cristiani, liberati dal peccato con il sacrificio sulla croce e chiamati a risorgere con Gesù. I cristiani considerano quindi la loro pasqua come la chiave interpretativa della nuova alleanza, concentrando in sé il significato del mistero messianico di Gesù e collegandolo al Pesach dell'Esodo. (In genere quasi tutti quanti si esprimono con questi concetti).
Durante la festa le persone fanno la cerimonia e parlano, magari anche di cose interessanti o compiendo rituali folclorici ripetitivi, ma alla gente comune non rimane, se non che il solito pranzo, mentre il tutto finisce nella soddisfazione famelica e carnale, dialogando del più e del meno.
In questo modo per le persone come me, come ho detto, tutto ciò ha ben poco senso o significato, se il tutto si tramuta solo in una sagra dell’abbondanza dei cibi.
Studiando alla luce delle espressioni di Stefano e ascoltando, molte sue interpretazioni, sono apparse alla mia coscienza le seguenti intuizioni:
1 ) - intanto si capiscono le relazioni tra i vari personaggi presenti nei vari momenti storici e quindi anche quelle tra le personalità presenti all’epoca di 2000 anni fa durante le crocifissioni dei messia, che per gli ebrei <<ricordiamolo>> sono due e non uno come dice la cultura religiosa attribuita al cristianesimo.
Infatti questa realtà è chiaramente scritta in molti modi nei testi biblici, come ognuno può vedere anche nei brani seguenti, senza ogni ombra di dubbio e non si capisce perché in tanti si ostinano ad alterare questa verità storica.
Levitico 14:22 Prenderà anche due tortore o due colombi, secondo i suoi mezzi; uno sarà per il sacrificio espiatorio e l'altro per l'olocausto. (C.E.I.).
Esodo 29:38 Or questo è ciò che offrirai sull'altare: due agnelli di un anno ogni giorno, per sempre.
Esodo 29:39 Uno degli agnelli l'offrirai al mattino e l'altro l'offrirai sull'imbrunire.
Esodo 29:40 Col primo agnello offrirai un decimo di efa di fior di farina impastata con un quarto di hin di olio vergine, e una libazione di un quarto di hin di vino.
Esodo 29:41 Il secondo agnello l'offrirai sull'imbrunire; l'accompagnerai con la stessa oblazione e con la stessa libazione della mattina; è un sacrificio di profumo gradevole offerto mediante il fuoco all'Eterno.
Esodo 29:42 Sarà un olocausto perpetuo per tutte le future generazioni, offerto all'ingresso della tenda di convegno, davanti all'Eterno, dove io vi incontrerò per parlarti.
1Cronache 16:22 dicendo: «Non toccate i miei unti
e non fate male ai miei profeti».
Salmi 105:15 dicendo: «Non toccate i miei unti
e non fate alcun male ai miei profeti».
Il primogenito di Isaia
Isaia cap. 7 13Allora Isaia disse: "Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? 14Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.
Isaia 7:15 Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene.
Isaia 7:16 Poiché prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene, sarà abbandonato il paese di cui temi i due re.
Il secondogenito di Isaia
Isaia cap. 8 I1l Signore mi disse: "Prenditi una grande tavoletta e scrivici con caratteri ordinari: A Mahèr-salàl-cash-baz ". 2 Io mi presi testimoni fidati, il sacerdote Uria e Zaccaria figlio di Iebarachìa. 3 Poi mi unii alla profetessa, la quale concepì e partorì un figlio. Il Signore mi disse: "Chiamalo Mahèr-salàl-cash-baz, 4 poiché, prima che il bambino sappia dire babbo e mamma,
Zaccaria 4:12 E per la seconda volta io presi a dire: 'Che significano questi due ramoscelli d'ulivo che
stanno allato ai due condotti d'oro per cui scorre l'olio dorato?'
Zaccaria 4:13 Ed egli rispose e mi disse: 'Non sai che significhino queste cose?' Io risposi: 'No, signor mio'.
Zaccaria 4:14 Allora egli disse: «Questi sono i due unti che stanno presso il Signore di tutta la terra».
2 ) - Ora, visto che si è parlato di questi due messia, bisogna chiedersi chi sono questi due messia nella storia reale degli eventi accaduti 2000 anni fa ?
La risposta è che:
a - Uno è il messia bambino, poco conosciuto, che emerge chiaramente nei seguenti brani :
lo Spirito Santo di un bambino
Ger 11:19 Ero come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che essi tramavano contro di me, dicendo: «Abbattiamo l'albero nel suo rigoglio, strappiamolo dalla terra dei viventi; il suo nome non sia più ricordato».
Mt 12:19 Non contenderà, né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce.
Is 42:2 Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce,
Romani 8:11 E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
Si chiarisce, anche, per chi non comprende ciò di cui si sta parlando, che San Paolo fa riferimento a un personaggio storico realmente esistito, tanto che lo chiama e lo identifica con precisione : colui.
Isaia 49:15 Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai.
il senso della Pasqua: fate questo in memoria di me ?
b - l’altro è il maestro e profeta della legge come emerge chiaramente nei seguenti brani :
Luca 18:19 Gesù gli rispose: «Perché mi dici buono? Nessuno è buono, se non uno solo, Dio.
Il Maestro.
Luca 20:21 Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni secondo verità la via di Dio. (C.E.I.).
1Giovanni 3:15 Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna. (C.E.I.).
1Giovanni 2:9 Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre. (C.E.I.)
2Corinzi 13:11 ...vivete in pace e il Dio dell'amore e della pace sarà con voi. (C.E.I.).
Romani 15:13 Il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nella fede, perché abbondiate nella speranza per la virtù dello Spirito Santo. (C.E.I.).
1Tessalonicesi 5:23 Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del ...Cristo. (C.E.I.).
Luca 1:79 per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace». (C.E.I.).
Matteo 5:9 Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. (C.E.I.).
Matteo 19:19 onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso». (C.E.I.).
c – poi, oltre a questi questi due messia appare un altro personaggio, che in molti chiamano Gesù Cristo, che si distingue senza ombra di dubbio nei seguenti brani:
Matteo 10:34 Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. (C.E.I.)
efesini 6:5 Schiavi, obbedite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, con semplicità di spirito, come a Cristo, (C.E.I.).
Tito 2:9 Esorta gli schiavi a esser sottomessi in tutto ai loro padroni; li accontentino e non li contraddicano, (C.E.I.).
Luca 14:26 «Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. (C.E.I.).
Luca 14:33 Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo. (C.E.I.).
Luca 16:9 Ebbene, io vi dico: Procuratevi amici con la disonesta ricchezza, perché, quand'essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne. (C.E.I.).
Matteo 24:6 Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine.(C.E.I.)
Matteo 13:12 Così a chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
3) -La cosa particolare accaduta in questi 2000 anni di storia è che due di questi personaggi, e cioè i due messia, sono letteralmente spariti nella concezione della religione, che per venti secoli ha attribuito gli eventi accaduti solo al terzo personaggio su citato.
Gli ultimi papi e gli ultimi esponenti principali della cristianità sono rimasti sconcertati dell’accaduto, quando è apparso nella loro coscienza una visione diversa da quella tramandata negli ultimi due millenni, tanto che hanno rilasciato le seguenti espressioni e dichiarazioni:
The machine: Church?
ATENAGORA
Abbiamo fatto della Chiesa un'organizzazione fra tante altre. Tutte Ie nostre energie sono state spese a metterla in assetto, e ora si spendono a farla funzionare. E funziona, più o meno, piuttosto meno che più, ma funziona. Soltanto (ora alza la voce, e la sola volta che l'ho udito gridare), funziona come una macchina! Come una macchina e non come la vita! pag. 184
(da Umanesimo Spirituale. Dialoghi tra Oriente e Occidente (San Paolo Edizioni), pag. 184 ISBN 978-88-215-7706-2)
... Senza lo Spirito Santo, Dio è lontano, Cristo resta nel passato, il Vangelo è una lettera morta, la chiesa una semplice organizzazione, l'autorità un potere, la missione una propaganda, il culto un ricordo, e l'agire cristiano una morale di schiavi. (Patriarca Atenagora I) ... http://it.wikiquote.org/wiki/Spirito_Santo
(da Umanesimo Spirituale. Dialoghi tra Oriente e Occidente (San Paolo Edizioni), pag. 564 ISBN 978-88-215-7706-2).
History: dal peccato che esiste nella Chiesa. ( BENEDETTO XVI AI GIORNALISTI DURANTE IL VOLO VERSO IL PORTOGALLO ) Volo Papale - Martedì, 11 maggio 2010
...ma le sofferenze della Chiesa vengono proprio dall’interno della Chiesa, dal peccato che esiste nella Chiesa.
Anche questo si è sempre saputo, ma oggi lo vediamo in modo realmente terrificante: che la più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa e che la Chiesa quindi ha profondo bisogno di ri-imparare la penitenza, di accettare la purificazione, di imparare da una parte il perdono, ma anche la necessità della giustizia. Il perdono non sostituisce la giustizia.
http://w2.vatican.va/…
/hf_ben-xvi_spe_20100511_
portogallo-i…
OMELIA DI PAOLO VI.
...afferma di avere la sensazione che «da qualche fessura sia entrato il fumo di Satana nel tempio di Dio http://w2.vatican.va/content/paul-vi/it/homilies/1972/documents/hf_p-vi_hom_19720629.html
GIOVANNI PAOLO I
ANGELUS DOMINI Domenica 10 settembre 1978 ...noi siamo oggetti da parte di Dio di un amore intramontabile. Sappiamo: ha sempre gli occhi aperti su di noi, anche quando sembra ci sia notte. E' papà; più ancora è madre. ...
http://w2.vatican.va/content/john-paul-i/it/angelus/documents/hf_jp-i_ang_10091978.html
Gesù Cristo, Figlio di Dio Udienza Generale — 13 Maggio 1987 Tuttavia, nell'Antico Testamento, attraverso il significato analogico e metaforico dell'espressione «figlio di Dio», sembra ne penetri un altro, che rimane oscuro. Così nel citato salmo 2, Dio dice al re: «Tu sei mio figlio: oggi ti ho generato» (Sal 2,7), e nel salmo 110: «Dal seno dell'aurora, come rugiada, io ti ho generato» (Sal 110,3).
http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/audiences/1987/documents/hf_jp-ii_aud_19870513.html
ha affermato il Papa, che «Gesù si è “fatto serpente”, Gesù si “è fatto peccato” ...Questo è il mistero della croce e lo dice Paolo: “Si è fatto peccato” e ha preso l’apparenza del padre del peccato, del serpente astuto».--- ha detto Francesco, «come memoria di colui che si è fatto peccato, che si è fatto diavolo, serpente, ...».
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2017/documents/papa-francesco-cotidie_20170404_nel-segno-della-croce.html
Detto e dopo tutto ciò,
si può incominciare a capire che fino ad ora ben poco si sapeva del vero significato della Pasqua in relazione ai personaggi che l’hanno rappresentata, essendo essa attribuita a chi non poteva dare forma e incarnare la realtà storica dei due messia.
In tutti questi secoli, si sono, così snaturati, la celebrazione e i rituali, togliendo la corrispondenza alla realtà e impedendo i benefici associati, che poteva ricevere il genere umano durante l’evento pasquale.
Visto che si festeggia ogni anno, bisogna porsi la domanda su che cos’è la Pasqua, se ha importanza e se può dare dei benefici.
Allo stesso modo, se la Pasqua viene estrapolata dalla comprensione corrispondente e dalla pratica nel giorno stabilito, bisogna chiedersi, se ha qualche significato o qualche efficacia per ognuno di noi.
Bisogna chiedersi, quindi, se sia importante praticare la Pasqua in un determinato giorno oppure no.
Se è importante, allora bisogna domandarsi quale sia il giorno in cui si celebra la pasqua.
Dagli appunti di Stefano,
capiamo che il vero giorno della celebrazione della Pasqua è il giovedì <<SANTO>> come sottolineato nel seguente brano attribuito al maestro e profeta della legge:
Lc 22:15 e disse: «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione,(questa Pasqua Giovedì Santo).
Quindi la Pasqua non si celebra di domenica, come si fa comunemente, ma appunto il giovedì.
Rimane a questo punto di capire bene che cos’è questa Pasqua e cosa bisogna fare per ricevere un beneficio in quel giorno stabilito.
Inoltre, bisogna rendersi bene conto di quello che è successo in questi ultimi 2000 anni nella storia di questo pianeta e di cosa ha prodotto all’intera umanità la negazione di questi eventi e della loro comprensione.
Volendo sintetizzare, si può dire che la Pasqua rappresenta un risveglio che può avvenire nella propria coscienza, dopo aver dichiarato e confessato a Dio i nostri propri peccati e dopo aver compreso che
il vero miracolo è quando si riesce a capire che il peccato è nocivo e spegne la coscienza umana e far capire ed insegnare a non peccare.
Quando lo Spirito Santo prende dimora nel nostro cuore, ci infonde consolazione e pace, e ci porta a sentirci così come siamo, dandoci la forza di confessare nel mistero del nostro proprio segreto anche l’inconfessabile, dandoci così la forza di guarire e di redimerci.
Tutto ciò determina anche la riappacificazione con l’inconscio collettivo dell’umanità e della natura.
Dobbiamo ricordarci dello Spirito Santo,
del bambino sacrificato in croce 2000 anni fa. Il Christo bambino:
1Corinzi 5:7 Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato !
Rm 8:11 E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.
e come dice Stefano :
Va', e sia fatto secondo la tua fede»: significa che il Maestro e Profeta non aveva pregiudizi sulla tua fede religiosa, il messaggio era rivolo all’uomo non alla sua religione, una parola ha detto Dio, due ne ho udite: il potere appartiene a Dio, tua, Signore, è la grazia di rendere testimonianza del vero sacrificio se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi, infatti, mutato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un mutamento della legge.
Il vero compito dell’ecclesia è insegnare a non peccare non sprecando il 90 % del tempo.
Il vero miracolo è avere timore di Dio. (il dovere morale di onorare Dio con la propria condotta)
Il vero miracolo è la redenzione christica.
La parola del profeta Gesù non è genesi ne di odio, ne di invidia, ne di rancore, ne di guerre.
E come dice ancora Stefano:
la Pasqua di risurrezione è una festa non un Pasqua ? (my simple and humble opinion).
Va', e sia fatto secondo la tua fede»: significa che il Maestro e Profeta non aveva pregiudizi sulla tua fede religiosa, il messaggio era rivolo all’uomo non alla sua religione, la Pasqua è un Diritto e Dovere di tutti. se si astiene dal celebrare la pasqua, quell'uomo porterà la pena del suo peccato. Poiché la Pasqua di risurrezione è una festa non un Pasqua, si può mangiare la Pasqua anche nell'assoluta solitudine, molti Santi eremiti hanno celebrato la Pasqua con acqua e pane nella solitudine etc. il potere appartiene a Dio, tua, Signore, è la grazia di rendere testimonianza del vero sacrificio se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali poiché dalla pasqua dipende sia il destino della nazione sua della famiglia umana sia del singolo individuo nella rinascita e risveglio esiste la solitudine peggiore è la mancanza di Dio e dell'amore etc.
(Russo Stefano 09 aprile 2022, Poesia ermetica - my simple and humble opinion). foto aprile 2022- ,~morning Castroregio (Cs.)